La storia del materasso, negli ultimi 100 anni almeno, combacia con la storia del materasso a molle. Ancora oggi lo si ritiene il materasso per eccellenza nonostante la tecnica e la tecnologia abbiano avuto degli sviluppi e prodotto delle alternative.

Il segreto di questa longevità sta nel come è stato concepito. Il tono di rigidità e di elasticità hanno decretato un successo che non accenna a diminuire, grazie anche a delle rivisitazioni che hanno permesso di arrivare a produrre sensibili miglioramenti nell’uso quotidiano.

Dalla versione originale si è evoluto a piccoli passi mantenendo i suoi presupposti che sono sempre stati quelli di offrire un valido supporto e al contempo assicurare una buona ventilazione all’interno del materasso. Gli effetti sono stati eccezionali in fatto di durata ed ancora oggi non sono stati oltrepassati.

Indice – Tavola dei contenuti:

  • La struttura di un materasso a molle
  • La struttura di un materasso a molle indipendenti
  • Conclusioni finali

La struttura di un materasso a molle

Il cuore di un materasso a molle è senza dubbio la parte più interiore dove trovano alloggiamento le molle. Queste possono essere tradizionali, tra cui le Bonnel sono le più diffuse, oppure a molle indipendenti tra loro ed insacchettate. In buona sostanza la differenze tra questi ultimi tipi di molleggio riguarda la capacità delle insacchettate di reagire ad ogni singola pressione proveniente dal corpo. Si tratta quindi di una versione più precisa nella risposta alla deformazione e quindi all’accoglienza del corpo.

Fatto sta che in uno o nell’altro caso, si tratta di un tipo di molleggio che è alla base del principio di rigidità diffusa e elasticità puntuale che ammortizza il peso di una persona, ciò che si chiama sostegno armonico del corpo.

La forma delle molle tradizionali è a clessidra ed è quella che si è rivelata maggiormente rispondente al lavoro che devono svolgere. Tutte le molle sono unite da un sottile filo di acciaio. Questo comporta un’influenza del lavoro dell’una nei confronti delle molle circostanti.

Lo spessore minimo di un materasso tradizionale a molle deve essere di circa 18 – 22 cm. Il numero delle molle minimo per poter assicurare un discreto sostegno è di 200 nella versione del singolo, mentre nel matrimoniale è 400.

Un materasso ha dimensioni standard, nel caso di bambini le sue misure sono differenti. Lo spessore potrebbe ridursi a 15 cm soprattutto se si tratta di letti a castello o estraibili.

Nel caso in cui i materassi sono pieghevoli si può arrivare a 12 cm, anche se questo genere di materasso ha un utilizzo saltuario ed occasionale.
Oltre alle molle ed allo spessore, ci sono altre parti che lo compongono, vediamole partendo dalla parte più esterna:

  • il rivestimento: è il tessuto che ha una funzione estetica ma anche di traspirazione. E’ importante che ci sia e sia sfoderabile poiché rappresenta una barriera agli strati sottostanti;
  • L’imbottitura: viene prevista per isolare la parte interna rispetto alla sudorazione che proviene dal corpo, è fatta con materiali per lo più naturali misti a fibre sintetiche;
  • l’ammortizzatore: si tratta di uno strato morbido, fatto in schiuma di poliuretano, ma anche in lattice che da un confort all’appoggio;
  • l’isolante: che isola la parte delle molle dalle altre componenti, fornisce una base per dare rigidità alla struttura;
  • Le molle: di cui abbiamo già parlato e che sono la struttura di sostegno per eccellenza;
  • i fascioni laterali: i lati del materasso congiunti l’uno all’altro in maniera da mantenere la forma ed evitare la deformazione.

La struttura di un materasso a molle indipendenti

Come si diceva, da qualche tempo si è affermata la tecnologia delle molle indipendenti e insacchettate. E’ una evoluzione rispetto al materasso tradizionale a molle collegate tra di loro.

Ogni molla è avvolta in un singolo sacchetto fatto di tessuto non tessuto con caratteristiche che ne assicurano la traspirazione. Il loro effetto è quello di assicurare libertà di movimento di ogni singola molla che si traduce in una migliore distribuzione dei carichi. Il vantaggio si avverte soprattutto nella postura della colonna vertebrale.

Il peso che verte sulla singola molla non si propaga alle molle circostanti. La struttura è calibrata sulle parti del corpo ed il bordo viene rinforzato per permettere di sedersi su di esso senza intaccarlo.

Lo spessore minimo di un materasso a molle indipendenti è di 20 – 25 cm. Il numero delle molle va da 800 in su, ma ci sono modelli che possono arrivare ad ospitare anche 3000.

Vediamo le componenti principali che praticamente non differiscono dal modello precedente se non per le molle ed una particolare interpretazione che se ne fa per mezzo di uno strato aggiuntivo di memory foam:

  • il rivestimento: ha lo stesso scopo che ha in un tradizionale materasso a molle, quindi una funzione estetica ma anche di separazione dal materasso vero e proprio permettendo così di evitarne l’usura. Quando è sfoderato è meglio per la pulizia;
  • L’imbottitura: materiali naturali e fibre per isolare dal sudore del corpo;
  • L’ammortizzante: in schiuma di poliuretano o in lattice rende il contatto morbido; Secondo un’interpretazione moderna si usa anche il memory foam.
  • L’isolante: ripartisce il peso e isola la parte delle molle singole con l’interposizione del feltro;
  • Le molle insacchettate: il cuore della struttura. L’aerazione è assicurata dai sacchetti in materiale traspirante.

Conclusioni finali

I materassi a molle sono ancora oggi i più venduti. Il loro successo è dovuto alle innovazioni che si sono avvicendate nel corso del tempo. I nuovi materassi a molle insacchettate, hanno saputo raccogliere il testimone di quelli a molleggio tradizionale per portare l’utente ad un livello di confort maggiore.

La ricerca non ha finito di innovare questo strumento di relax. Dalle molle insacchettate si è poi arrivato alle sezioni differenziate ed alle molle ad altezza variabile. Così un materasso matrimoniale può essere diviso in due parti solo apparentemente uguali.

La qualità ha portato un maggior livello di confort e con esso il consumatore ha acquisito maggiore consapevolezza dell’effetto sulla salute di un buon riposo.

Un materasso con molle tradizionali può contare su una solidità maggiore della struttura che in pratica è tutta collegata. Da ciò deriva che per i pesi maggiori è ancora uno dei migliori. L’innovazione ha portato ad una maggior gradualità dell’elasticità.

Stiamo assistendo ad un boom del mercato che da una parte deriva dalla maggior consapevolezza sui meriti che ha il sonno, fatto nel modo migliore, e dall’altra nella scelta dell’intero comparto dei materassi che si è diretto verso la qualità e l’innovazione.